la questione è più o meno così: gli editori vendono i libri ai librai con uno sconto di circa il 35%. ma questo vale soltanto per le piccole realtà, perché le grandi catene riescono a strappare sconti più cospicui. si arriva, in cambio di una maggiore promozione, anche al 70%. però non tutti gli editori possono permettersi sconti simili, soprattutto i piccoli e medi che hanno tirature limitate e meno visibilità. c'è inoltre da considerare il maggiore sconto in libreria alle pubblicazioni della grande editoria (mondadori, gems, feltrinelli).
ora editori come nottetempo, voland, instar, minimum fax, iperborea e marcos y marcos, si sono uniti per chiedere una legge che regoli gli sconti ai libri.
ne parla ginevra bompiani su affaritaliani.it.
giovedì 21 gennaio 2010
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